Martedì 17 settembre prossimo avremo occasione di celebrare i 100 anni della nascita di Fausto Coppi attraverso una tavola rotonda condotta da Luciana Rota, giornalista sportiva specializzata in ciclismo, con ospiti che forniranno una visione inedita di Fausto Coppi e del periodo d’oro del ciclismo.
“Un uomo solo al comando, la sua maglia è celeste, il suo nome è Fausto Coppi”.
L’hanno chiamato l’Airone, perché aveva ali al posto delle gambe e volava invece di pedalare. L’hanno chiamato il Campionissimo, perché nessuno in sella a una bici meglio di lui. Ma Fausto Coppi era di più, persino più di un Centauro a pedali. Lui, che era un uomo solo in fuga, che era tutt'uno con il suo strumento d’artista, è stato l’Achille e l’Ulisse della bicicletta: il mito,colui che ha riempito di sé quella che viene considerata l’età d’oro del ciclismo sportivo,il corridore più famoso e vincente dell'epoca d'oro del ciclismo e ancora oggi è considerato uno dei più grandi e popolari atleti di tutti i tempi.